Cuasso al Monte

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Cuasso al Monte
comune
Cuasso al Monte – Stemma
Cuasso al Monte – Bandiera
Cuasso al Monte – Veduta
Cuasso al Monte – Veduta
Il castello di Cuasso in un’incisione di Giuseppe Elena (1835)
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Lombardia
Provincia Varese
Amministrazione
SindacoLoredana Bonora (lista civica INCOMUNE) dal 12/10/2021 - 1º mandato
Territorio
Coordinate45°54′32.61″N 8°52′02.99″E / 45.909057°N 8.867498°E45.909057; 8.867498 (Cuasso al Monte)
Altitudine537 m s.l.m.
Superficie16,18 km²
Abitanti3 560[1] (31-12-2020)
Densità220,02 ab./km²
FrazioniAlpe Tedesco, Borgnana, Cavagnano, Cuasso al Lago, Cuasso al Piano, Cuasso al Monte (sede comunale), Villaggio Siba (San Salvatore), Imborgnana (Mondo Nuovo)
Comuni confinantiArcisate, Besano, Bisuschio, Brusimpiano, Cugliate-Fabiasco, Marchirolo, Marzio, Porto Ceresio, Valganna
Altre informazioni
Cod. postale21050
Prefisso0332
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT012058
Cod. catastaleD192
TargaVA
Cl. sismicazona 4 (sismicità molto bassa)[2]
Cl. climaticazona E, 2 778 GG[3]
Nome abitanticuassesi
Patronosant'Ambrogio
Giorno festivo7 dicembre
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Cuasso al Monte
Cuasso al Monte
Cuasso al Monte – Mappa
Cuasso al Monte – Mappa
Posizione del comune di Cuasso al Monte nella provincia di Varese
Sito istituzionale

Cuasso al Monte (Coàss in dialetto varesotto[4]) è un comune italiano di 3 560 abitanti[1] della provincia di Varese in Lombardia.

Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]

Il comune, posto ai piedi del Monte Piambello, quasi dirimpettaio a Besano, si estende su una superficie di circa 16,43 km² (è tra i comuni più estesi della provincia di Varese, con altitudini ricomprese fra 274 e i 1129 metri s.l.m., ossia con un'escursione altimetrica complessiva di 855 metri). Il territorio comunale è separato da una sottile striscia di terra dal Lago di Lugano. Il territorio è costituito dalle frazioni di Cuasso al Monte (sede comunale), Cuasso al Piano, Cavagnano e Borgnana e dalle località minori di San Salvatore (Villaggio Siba), Imborgnana (Mondo Nuovo), Alpe Tedesco e Cuasso al Lago (I° e II°). Tutti i centri sono caratterizzati dalla presenza di edifici costruiti con la pietra locale dal caratteristico colore rosato.

Idrografia[modifica | modifica wikitesto]

Da un punto di vista idrico, il territorio comunale è parte del bacino idrografico principale del Lago Maggiore e del bacino secondario del Lago di Lugano. I corsi d'acqua di Cuasso al Monte sono[5]:

  • il torrente Valle Cavallizza, che scende dal versante orientale del monte Piambello e del Poncione di Ganna, defluendo poi verso est e confluendo nel torrente Valle Brivio. Dopo la confluenza, il nome cambia in torrente Bolletta o San Pietro. Si getta poi nel Lago di Lugano. Ha i seguenti affluenti: Cavallizza, valle della Marenna, Valle Cantivada, Valle Fanchetto, Valletta del Fo, Vallaccio del Fo, Valle Bossero-Spino, Valle Vampira, Valle Tassera, Valle San Giovanni, Valle Molino.
  • il torrente Valle Murante, che, di modeste dimensioni, ha i seguenti affluenti: Valle Froda, Valle Pasquè, Valle Cantivada, Torrente Valle Gerosa e un affluente che proviene dalla piana di Cavagnano.
  • il torrente Valle Borsago, che si compone di due affluenti: il torrente Valle Valletta e l'altro non identificato con un nome.
  • il fosso Reporiora, alimentato dal Rio Vallone e da altri immissari minori.

Clima[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Stazione meteorologica di Cuasso al Monte.

Il clima del comune di Cuasso al Monte è quello tipico delle Prealpi lombarde, con inverni secchi, primavere e autunni molto piovosi e estati miti. Molto frequenti sono le nevicate in dicembre e gennaio, mentre febbraio è più spesso ventoso. La zona di Cuasso al Monte è una delle aree con precipitazioni più elevate della Regione Lombardia, con 99 giorni medi di pioggia per anno.

Origini del nome[modifica | modifica wikitesto]

Il nome del paese deriverebbe, secondo alcune ipotesi, da Locus Cuvaxi ("luogo del covo")[senza fonte], comparso nel XIII secolo; tuttavia il toponimo Cuasso, secondo altri, questa ipotesi non di traduzione non avrebbe un particolare senso; la parola "Covo" in latino viene resa semplicemente con Covum. Secondo altre ipotesi, deriverebbe invece da una crasi tra la parola latina covum ("covo") e quella germanica, ma latinizzata, Sachsum-i ("Spada-Sassone"), secondo una forma tarda di declinazione latina, dove al classico Saxo-onis è subentrata la forma radicale germanica Sachs-i. In base a tale lemma, che è attestato nell'alto tedesco antico, l'evoluzione corretta sarebbe da Locus Covi Sachsi ("luogo del covo della spada/dei Sassoni"), utilizzando una sineddoche per riferirsi ad una struttura militare come il castello. Cfr. con altri diffusi toponimi e idronimi del Norditalia quali Coazze, Coazzolo, Quazzola, Guazzora, presumibilmente tutti accomunati dalla presenza di acque correnti.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Il primo consiglio comunale fu eletto nel 1821. Il 5 marzo 1985, il Rione San Pietro fu distaccato da Cuasso e aggregato al comune di Porto Ceresio[6].

Il beato Manfredo Settala sacerdote ed eremita († 27 gennaio 1217), che apparteneva all'antica famiglia milanese dei Settala, alla fine del XII secolo fu parroco di Cuasso che allora comprendeva le attuali parrocchie di Cuasso al Piano, Cuasso al Monte, Brusimpiano, Porto Ceresio e Besano, nella diocesi di Milano. Richiamato alla vita eremitica, lasciò la cura pastorale e si ritirò sulle alture del monte San Giorgio, la solitaria montagna incuneata tra i bracci meridionali del lago Ceresio.

Simboli[modifica | modifica wikitesto]

Lo stemma e il gonfalone sono stati adottati con delibera del consiglio comunale n. 95 del 7 giugno 1990[7] e concessi con decreto del presidente della Repubblica del 20 ottobre 1990.[8]

«Palato d'argento e di rosso, al castello dell'ultimo, murato, aperto, torricellato di un pezzo, il tutto dello stesso; esso castello merlato di sei, la torre di tre, accompagnato da nove stelle d'oro (5), poste sei in capo, due ai lati e una in punta. Ornamenti esteriori da Comune.»

Il gonfalone è un drappo rettangolare di rosso.

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

La chiesa della frazione Cuasso al Piano

Architetture religiose[modifica | modifica wikitesto]

Nella diocesi di Milano, la parrocchia di Cuasso al Monte fu eretta il 31 ottobre 1574 (Decreti della Pieve di Arcisate, 1482-1598). Tra XVI e XVIII secolo, la parrocchia di Sant’Ambrogio di Cuasso al Monte è costantemente ricordata negli atti delle visite pastorali compiute dagli arcivescovi di Milano e dai delegati arcivescovili nella pieve di Arcisate.

A Cuasso al Monte nel 1635 venne edificato un convento, detto il Deserto, per la sua posizione isolata tra boschi di faggio, affidato ai Carmelitani Scalzi. Passato in proprietà alla nobile famiglia Dandolo nel XIX secolo, ospitò personaggi quali Giacomo Leopardi avvenuto nel 1828 (come riportato in una citazione del Catalogo del Fondo Leopardiano pubblicato dalla Biblioteca Comunale di Milano), Tommaso Grossi, Giuseppe Mazzini e Giuseppe Garibaldi. Oggi l'edificio è un moderno ospedale specializzato nella riabilitazione cardiopolmonare e nella riabilitazione post-infartuale.

Oratorio di Santa Maria a Campagna, probabilmente edificato su una preesistente zona di culto romana e riedificata tra il 1675 e il 1691, mantiene al suo interno un affresco proveniente dalla prima costruzione, la "Madonna con il Bambino".

La chiesa della Beata Vergine Immacolata, sopra ad un poggio, a metà strada tra Borgnana e Cuasso al Monte, citata in documenti del 1700 con il nome di Oratorio della Madonna dell'Oro, conserva all'interno l'immagine della "Madonna dei Pumitt”.

La Chiesa di San Salvatore, nell'omonima località, è una costruzione in stile barocco.

La parrocchiale di Sant'Ambrogio, costruita nel 1579, conserva un gruppo statuario ligneo, rappresentante la Madonna di Caravaggio (esatta riproduzione dell'originale) e affreschi del professor Luigi Morgari (Torino, 1857-1935). Da notare il campanile con la sua balconata. La vecchia torre campanaria, piuttosto tozza, costruita per ordine di San Carlo con le pietre dell'antichissima Chiesa di Sant'Ambrogio al castello, fu riedificata nel 1908. Le grosse pietre sottostanti al tetto precedente diventarono un terrazzo, chiuso da un parapetto in ferro battuto, che circonda l'attuale cella campanaria. Nello stesso anno si tolsero le quattro campane difettate nel suono, che vennero fuse in un nuovo concerto di cinque campane. Gli edifici religiosi sono stati recentemente riportati negli interni agli arredi e paramenti antichi tradizionali grazie all’opera del parroco, il canonico don Nicolò Casoni.

Architetture militari[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Castello di Cuasso.

Notevole è la presenza dei ruderi del Castelasc, una rocca ancora visibile, che fu parte del sistema di fortificazioni del Seprio[9]. Secondo alcuni studiosi[10] la complessa pianta del castello è confrontabile con quella del Castello di Warkworth, sito nel Northumberland in Inghilterra.

Il monumento ai Caduti nella frazione di Cuasso al Piano fu inaugurato il 24 agosto 1919, nell'attuale Piazza Pedoja. Raccoglie i nomi dei caduti della prima e seconda guerra mondiale (militari, partigiani e combattenti della Repubblica Sociale Italiana).

Architetture civili[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Palazzo Sabajno.

Nella frazione di Cuasso al Monte, in zona centrale, è presente il palazzo Sabajno, residenza signorile vacanziera dell'omonima famiglia milanese.

Società[modifica | modifica wikitesto]

Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]

Abitanti censiti[11]

Sanità[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Ospedale di Cuasso al Monte.

Cuasso al Monte è sede dell'omonimo ospedale, altrimenti chiamato Sanatorio Duca d'Aosta, specializzato in riabilitazione post traumi e fa parte dell'Azienda Ospedaliera Ospedale del Circolo Fondazione Macchi di Varese, tuttora chiuso ed abbandonato ma in attesa di ristrutturazione e riapertura.

Nella frazione di Cuasso al Lago è presente "Villa Miralago", eccellente e rinomato centro lombardo per la cura dei disordini alimentari, come bulimia e anoressia nervosa.

La località di Imborgnana vanta l'edificio "Villa Helios", ex-clinica privata femminile in mano a suore, ad oggi convertita in condominio residenziale.

Nella stessa frazione è presenta la Comunità Sorriso per ragazzi ed adulti con disabilità.

Economia[modifica | modifica wikitesto]

Sul territorio del comune di Cuasso al Monte, nel 1880 vennero aperte le prime cave di porfido rosso, un materiale unico in Europa per colore, durezza e resistenza agli agenti atmosferici, molto utilizzato nelle pavimentazioni naturali (il famoso "sampietrino" rosso).

Altre attività degne di nota sono: la Valceresio Costruzione Edili (edilizia pubblica e privata, progettazione e recupero beni ambientali e storici), la Cava Bonomi, la Cava Bianchi (in seguito Mantegazza). La funzione primaria di queste piccole attività estrattive di porfido rosso, a gestione familiare, era quella di fornire agli abitanti del luogo un valido materiale da costruzione per realizzare muri di sostegno, divisori e di terrazzamento. Oggi il porfido di Cuasso viene esportato nella penisola italiana, in Austria, Germania, Paesi Bassi e Svizzera, trovando applicazione in architettura come materiale da pavimentazione, rivestimento e finitura architettonica.

Cultura[modifica | modifica wikitesto]

Da 70 anni la Pro Loco Cuasso si occupa di valorizzare il paese attraverso l'organizzazione di manifestazioni. Nacque il 23 gennaio del 1954 con sede a Villa Elena a Cuasso al Piano, vicino all'attuale chiesa di Sant'Antonio Abate. Per superare il "campanilismo" che ha sempre caratterizzato il comune, gli eventi si tengono sempre in frazioni diverse, per evitare di fare preferenze tra i borghi. Al giorno d'oggi conta un centinaio di membri ed ha sede al Nuovo Teatro di Cuasso al Monte.

Il Corpo Bandistico San Giuseppe di Cavagnano allieta il paese con la sua musica dal 1903, anno presunto di fondazione.

Sport[modifica | modifica wikitesto]

Ha sede nella frazione di Cuasso al Piano la società sportiva Real Cuasso, di calcio a 7. Ha disputato campionati dilettantistici regionali.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Dato Istat - Popolazione residente al 31 dicembre 2020.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ AA. VV., Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani., Milano, Garzanti, 1996, p. 241, ISBN 88-11-30500-4.
  5. ^ Studio Geologico a supporto del PRG, CONGEO, 2002
  6. ^ L.R. Lombardia n. 10 del 14-2-1985, su elesh.it.
  7. ^ Comune di Cuasso al Monte – (VA), su araldicacivica.it. URL consultato il 6 dicembre 2023.
  8. ^ Cuasso al Monte, su Archivio Centrale dello Stato. URL consultato il 6 dicembre 2023.
  9. ^ Matteo Colaone, In cima ai colli: l'oblio del Castelasc di Cuasso, in Terra Insubre nº36, Varese, 2005
  10. ^ A.Bianchi,C.Bertoni,G.Grignaschi, Il castello di Cuasso, estratto dalla Rivista della Società Storica Varesina, fascicolo XIII, aprile 1977, Amministrazione comunale e Pro-loco di Cuasso al Monte.
  11. ^ Statistiche I.Stat ISTAT  URL consultato in data 28-12-2012.
    Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno. Fonte: Popolazione residente per territorio - serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Luciano Vaccaro, Giuseppe Chiesi, Fabrizio Panzera, Terre del Ticino. Diocesi di Lugano, Editrice La Scuola, Brescia 2003.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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